ISFOA OSSERVATORIO :  ISTAT E CODACONS CERTIFICANO UNA STANGATA IN MEDIA DI + 2.398 EURO A FAMIGLIA DI PERDITA DI POTERE DI ACQUISTO CAUSATO DALL’INFLAZIONE CONFERMANDO COSI  IN MANIERA AUTOREVOLE ED ISTITUZIONALE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : ISTAT E CODACONS CERTIFICANO UNA STANGATA IN MEDIA DI + 2.398 EURO A FAMIGLIA DI PERDITA DI POTERE DI ACQUISTO CAUSATO DALL’INFLAZIONE CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE ED ISTITUZIONALE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Inflazione, Codacons: stangata in media di +2.398 euro a famiglia
“I dati definitivi dell’ISTAT sull’inflazione confermano purtroppo tutti gli allarmi lanciati dal Codacons nelle ultime settimane circa il rialzo dei prezzi al dettaglio in numerosissimi comparti che provoca una stangata pari in media a +2.398 euro annui a famiglia”.

Lo scrive il Codacons a commento dei dati sull’inflazione ad Aprile.

La città dove l’inflazione cresce di più è Genova, mentre le ricadute più pesanti sono a Milano, dove la famiglia tipo spende in meno 2443 euro in più all’anno.

RIBASSO DELL’INFLAZIONE E’ UNA “ILLUSIONE OTTICA”
“La frenata dell’inflazione registrata negli ultimi due mesi si è rivelata una ‘illusione ottica’ dovuta al ribasso delle bollette di luce e gas e, una volta terminato l’effetto calmierante dei beni energetici, il tasso è tornato a salire in modo preoccupante – commenta il presidente Carlo Rienzi -. L’inflazione all’8,2% equivale ad una maggiore spesa pari a +2.398 euro annui per la famiglia “tipo” che sale a +3.106 euro per un nucleo con due figli, stangata causata dalla crescita ancora a ritmi sostenuti di voci come gli alimentari e il carrello della spesa, comparti che segnano rispettivamente +12,1% e +11,6% su base annua, mentre i prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnano un +7,9%”.

Fortissime poi le differenze territoriali sul fronte dei prezzi al dettaglio. Il Codacons, sulla base dei dati provinciali diffusi oggi dall’Istat (comuni sopra i 150mila abitanti), ha elaborato la classifica delle città dove l’inflazione cresce di più ad aprile, e le relative ricadute di spesa sulle famiglie in base ai consumi medi dei cittadini residenti. Genova ancora una volta è la città dove l’inflazione cresce di più, con un tasso del 9,7%, fanalino di coda Potenza, dove i prezzi aumentano solo del 5,8% su base annua. A Milano le ricadute più pesanti, con la famiglia “tipo” che a causa dell’inflazione al 9% spende 2.443 euro in più su base annua.

I DATI DELL’INFLAZIONE DI APRILE 2023 DELL’ISTAT
L’ISTAT lima lievemente il dato dell’inflazione di aprile all’8,2%, rispetto l’8,3% della stima iniziale, con un incremento dello 0,4% su base mensile.

A Marzo, l’inflazione era al 7,6%.

L’accelerazione del tasso di inflazione, spiega l’ISTAT , si deve, in prima battuta, all’aumento su base tendenziale dei prezzi dei Beni Energetici Non Regolamentati (da +18,9% a +26,6%) e, in misura minore, a quelli dei Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della Persona (da +6,3% a +6,9%) e dei Servizi Vari (da +2,5% a +2,9%).

Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi degli Energetici regolamentati (da -20,3% a -26,7%) e dal rallentamento di quelli degli Alimentari Lavorati (da +15,3% a +14,0%), degli Alimentari Non Lavorati (da +9,1% a +8,4%), dei Servizi Relativi all’Abitazione (da +3,5% a +3,2%) e dei Servizi Relativi ai Trasporti (da +6,3% a +6,0%).

L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un lieve rallentamento da +6,3% a +6,2%, così come quella al netto dei soli beni energetici, che passa da +6,4% a +6,3%. Si accentua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,7% a +10,4%), e in misura minore quella relativa ai servizi (da +4,5% a +4,8%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -5,6 punti percentuali, da -5,2 di marzo.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +12,6% a +11,6%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +7,6% a +7,9%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi dei Servizi relativi ai Trasporti (+2,4%), degli Energetici Non Regolamentati (+2,3%), dei Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della Persona (+1,0%), degli Alimentari Lavorati, dei Beni Non Durevoli e dei Servizi Vari (tutti e tre a +0,5%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dal calo dei prezzi degli Energetici Regolamentati (-19,6%).

L’Inflazione Acquisita per il 2023 è pari a +5,3% per l’Indice Generale e a +4,5% per la componente di fondo.

L’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IPCA) aumenta dello 0,9% su base mensile, aumento più accentuato rispetto a quello del NIC, a causa della fine dei saldi stagionali (di cui il NIC non tiene conto) prolungatisi in parte anche a Marzo.

L’IPCA aumenta dell’8,7% su base annua (in accelerazione da +8,1% di Marzo); la stima preliminare era +8,8%. L’Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI), al netto dei Tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,9% su base annua.

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .


La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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