CAOS CESSIONI INFISSI E CALDAIE PERDONO UN CONTRATTO SU TRE IL DECRETO LEGGE BLOCCA CREDITI HA MANDATO IN TILT IL MERCATO DEGLI INTERVENTI IN EDILIZIA LIBERA COINVOLTE ANCHE TENDE SOLARI E POMPE DI CALORE : NEL 2023 MANCATI RICAVI PER OLTRE 4 MILIARDI  TUTTO CIO’ ACCELERA LA GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

CAOS CESSIONI INFISSI E CALDAIE PERDONO UN CONTRATTO SU TRE IL DECRETO LEGGE BLOCCA CREDITI HA MANDATO IN TILT IL MERCATO DEGLI INTERVENTI IN EDILIZIA LIBERA COINVOLTE ANCHE TENDE SOLARI E POMPE DI CALORE : NEL 2023 MANCATI RICAVI PER OLTRE 4 MILIARDI TUTTO CIO’ ACCELERA LA GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

 

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

IL BLOCCO FRENA I BONUS CASA STOP PER CALDAIE ED INFISSI IL DECRETO PUBBLICATO GIOVEDI’ NOTTE TRAVOLGE IMPRESE PROFESSIONISTI E FAMIGLIE : LA FRENATA COINVOLGE NON SOLO IL SUPERBONUS MA TUTTO IL SISTEMA DELLE AGEVOLAZIONI CASA A PARTIRE DAI PICCOLI LAVORI .

Un colpo che vale, con una stima prudente, il 30% delle vendite.

Oltre quattro miliardi di euro che potrebbero andare in fumo. Magazzini pieni di prodotti, contratti stracciati, cantieri fermi, ordini bloccati a tempo indeterminato.

Il Decreto Legge n. 11/2023, pubblicato esattamente una settimana fa, non ha solo stravolto il sistema di regole della cessione dei crediti e degli sconti in fattura, vietando i trasferimenti di bonus a partire dal 17 Febbraio.

Ha anche messo in crisi un sistema produttivo, che soprattutto sugli sconti in fattura aveva impostato un pezzo rilevante della sua offerta commerciale.

È il mondo degli interventi medio-piccoli in edilizia libera, che fanno riferimento soprattutto all’agevolazione dell’ecobonus: sostituzione di infissi, installazione di caldaie e pompe di calore, schermature solari.

Tutti lavori che hanno subito un doppio colpo con il decreto.

Il primo è arrivato subito, mandando fuori giri il motore dei contratti già firmati.

Il provvedimento, infatti, stabilisce che, per continuare a utilizzare lo sconto in fattura, bisogna guardare alla data di inizio lavori, che deve essere collocata al massimo al 16 Febbraio: solo gli interventi che rispettano questo requisito mantengono lo sconto.

Gli altri sono fuori, anche se i materiali sono stati già ordinati mesi prima.

Questo, nella pratica, si è tradotto in un congelamento immediato di migliaia di contratti in tutta Italia.

Il secondo effetto è di lunga durata.

Tutte queste aziende avevano impostato la loro offerta commerciale utilizzando in maniera massiccia la leva dello sconto in fattura, che consentiva anche a persone con liquidità più ridotta di fare i lavori.

Per il futuro questa leva viene meno e il mercato, irrimediabilmente, si restringe.

I numeri danno l’idea del terremoto.

Partendo dagli infissi e dalle schermature solari.

Secondo le stime di FederlegnoArredo (di cui fanno parte Assotende ed Edilegnoarredo, oltre ad Assolegno, che rappresentano le categorie produttive direttamente colpite dal decreto in questione) lo stop allo sconto in fattura potrebbe portare nell’immediato mancati ricavi per 3 miliardi alle imprese di questi due settori.

Il calcolo tiene conto della produzione avviata negli ultimi tre mesi (il tempo medio tra ordine e consegna della merce), che vale circa un miliardo, e quella potenziale dei prossimi due, considerati un periodo verosimile di assestamento e conversione del mercato in seguito al provvedimento del 16 Febbraio.

Due mesi peraltro fondamentali per un settore come quello delle tende solari, tanto più danneggiato dalla tempistica del decreto.

Assotende stima infatti per l’intero 2023 un calo delle vendite del 25-30% circa, nello scenario migliore, o addirittura del 35-40% nell’ipotesi più fosca.

Anche per Edilegnoarredo la perdita, in termini di ricavi, potrebbe essere attorno al 30% per l’intero anno.

Due comparti di peso che, assieme a quelli dei prodotti per l’edilizia, valgono quasi il 40% dell’intera filiera legno-arredo (56 miliardi complessivi), con oltre 20mila aziende e 65mila addetti.

Negli ultimi tre anni le imprese avevano fatto il pieno di assunzioni per soddisfare la domanda del mercato, ma è verosimile che la prima conseguenza del nuovo Decreto sarà il mancato rinnovo dei contratti a termine e stagionali, pari al 20% dei dipendenti totali.

E sul medio termine già molti imprenditori paventano il ricorso alla cassa integrazione per il 15-20% della forza lavoro.

Per questo FederlegnoArredo, in una nota al governo, ha chiesto, per bonus ristrutturazioni ed ecobonus, uno slittamento al 31 dicembre prossimo dell’entrata in vigore del provvedimento del 16 Febbraio.

Per le caldaie, secondo le stime di Assotermica, il taglio di almeno il 30% della produzione significa perdere un miliardo di euro di giro d’affari. Nel 2022 sono stati installati 1,1 milioni di apparecchi; nel 2023 ci saranno più di 350mila unità in meno.

Discorso simile per le pompe di calore: un settore da un miliardo di euro che, secondo le previsioni di Assoclima, subirà una riduzione di un terzo del giro d’affari.

Colpo durissimo, poi, ci sarà per i sistemi ibridi, apparecchi piuttosto costosi, che avevano avuto un boom con le agevolazioni e gli sconti in fattura.

Per loro la contrazione potrebbe essere addirittura maggiore.

Senza il ripristino dello sconto in fattura, che le associazioni chiedono a gran voce, il mercato dovrà ritararsi su numeri più bassi.

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

 

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .


La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

 

 

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