IN ARRIVO UNA IMMINENTE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE CON RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO E SOPRATTUTTO LA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE DAL PUNTO DI VISTA DELLE EMISSIONI E POI RENDE NOTEVOLMENTE DI PIU’ INVESTIRE IN OBBLIGAZIONI 

IN ARRIVO UNA IMMINENTE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE CON RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO E SOPRATTUTTO LA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE DAL PUNTO DI VISTA DELLE EMISSIONI E POI RENDE NOTEVOLMENTE DI PIU’ INVESTIRE IN OBBLIGAZIONI 

CONFEDILIZIA CONFERMA CHE NELL’IMMEDIATO L’EFFETTO SARA’ QUELLO DI UNA PERDITA DI VALORE DELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI IMMOBILI ITALIANI .

Un’obbligazione a tasso fisso , che non sarà inferiore al 4,3% , di durata quinquennale , con un rendimento sostanzialmente allineato a quello dei Titoli di Stato e senza costi una tantum di ingresso e di uscita né commissioni , sono le caratteristiche principali della nuova emissioni ENI , nessun investimento immobiliare regge a questo confronto .

Intesa Sanpaolo nell’ Ottobre 2022 ha collocato una obbligazione con sccadenza 4 anni al 4,5% e Banca IFIS una emissione con cedole sopra il 6 per cento .

Iccrea Banca ha collocato il suo secondo social bond da 500 milioni di euro , a tasso fisso , di durata 5 anni e rimborsabile anticipatamente dopo 4 anni , è stato emesso alla pari, con una cedola del 6,875% .

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021  E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA  E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

IN ARRIVO UNA IMMINENTE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE CON RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO E SOPRATTUTTO LA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE DAL PUNTO DI VISTA DELLE EMISSIONI E POI RENDE NOTEVOLMENTE DI PIU’ INVESTIRE IN OBBLIGAZIONI 

La presidenza di turno svedese dell’UE si impegna ad approvare la cosiddetta Direttiva sulle case green entro sei mesi .

Una normativa che di fatto imporrebbe l’obbligo di ristrutturare due immobili su tre per renderli più efficienti da un punto di vista energetico .

Gli edifici , nell’Unione Europea, sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra .

Per questo motivo , la Commissione punta ad approvare la Direttiva sull’efficientamento energetico degli immobili entro sei mesi .

Il voto alla Commissione Industria , Ricerca ed Energia (ITRE) dell’Europarlamento sulla nuova Direttiva UE è stato rinviato al 9 Febbraio .

I proprietari temono «effetti devastanti» dall’obbligo di ristrutturare , in pochi anni , milioni di edifici residenziali .

L’aggiornamento della Direttiva Europea che riguarda le prestazioni energetiche degli edifici è un testo – partito nel suo iter europeo ormai più di un anno fa – ancora oggetto di limature alla Commissione Ambiente del Parlamento di Strasburgo , dove dovrebbe esser votato nelle prossime settimane (9 Febbraio è la data in calendario per la Commissione , per arrivare a metà Marzo all’approvazione definitiva).

Le politiche energetiche presentano un rilevante impatto per il comparto edilizio” e contengono  “una serie di norme che dispongono interventi obbligatori sugli immobili volti a fare scomparire quelli con ridotte prestazioni energetiche, secondo una tempistica troppo ravvicinata e senza prendere in dovuta considerazione le peculiarità del patrimonio immobiliare italiano”.

In un primo momento, si era addirittura ventilata l’ipotesi di vietare la compravendita di immobili energivori , qualora non fossero stati svolti lavori di efficientamento .

Il testo prevede che “gli edifici residenziali e le unità immobiliari dovranno raggiungere dal 1° Gennaio 2030 , almeno la classe energetica E , inoltre dal 1° Gennaio 2033 , almeno la classe di prestazione energetica D”.

Salti che – si stima – richiederebbero un taglio dei consumi energetici del 25% con lavori importanti quali cappotto termico , infissi , caldaie e via dicendo .

Nel 2050 si dovrebbe arrivare allo status di emissioni zero .

Si parla di edifici , dunque, e non di appartamenti .

Su questa base , arriva la stima dell’ANCE a far scattare l’allarme .

In Italia , si stima , gli edifici ad uso residenziale sono 12.420.0000 , per un totale complessivo di abitazioni pari a quasi 32 milioni ; lo stock edilizio italiano ha più di 45 anni o è stato costruito nel periodo antecedente l’entrata in vigore della Legge 30 Marzo 1976 , n.373, recante “Norme per il Contenimento del Consumo Energetico per Usi Termici negli Edifici”.

Se la proposta di Direttiva non dovesse essere modificata si stima che dovranno essere ristrutturati oltre nove milioni di edifici residenziali .

La Direttiva dovrebbe escludere gli edifici di interesse storico , le seconde case , le abitazioni indipendenti inferiori a 50 metri quadri .

Ma gli scettici dicono che è un ombrello insufficiente per i nostri – particolarissimi – centri urbani .

Secondo alcuni nella Direttiva , manca “per gli Stati membri , la sufficiente flessibilità per adattarsi al contesto nazionale , per valutarne la fattibilità , le necessità economiche e verificare la capacità finanziaria dei proprietari e dei conduttori , chiamati ad approntare gli interventi predetti”.

E quindi la conclusione che “per migliorare le prestazioni energetiche di milioni di edifici , in un arco temporale così limitato , sia necessario disporre di obiettivi realistici ; la proposta di Direttiva oltre a rappresentare un rischio per i proprietari e per il valore degli immobili , costituisce anche un serio pericolo per le banche e per le loro garanzie : una riduzione generalizzata del valore del patrimonio immobiliare italiano , farebbe conseguentemente emergere un problema creditizio”.

In sintesi , si va verso la direzione di una tassazione eco-patrimoniale  e così “si generano le condizioni di impoverimento degli italiani .

Stessa idea , quella di una “patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari”, rilanciata dalla Confedilizia .

Secondo la quale , senza un ulteriore ammorbidimento delle regole , dovranno essere ristrutturati in pochi anni milioni di edifici residenziali .

“Senza considerare che in moltissimi casi gli interventi richiesti non saranno neppure materialmente realizzabili , per via delle particolari caratteristiche degli immobili interessati .

Inoltre , i tempi ridottissimi determineranno una tensione senza precedenti sul mercato , con aumento spropositato dei prezzi, impossibilità a trovare materie prime , ponteggi , manodopera qualificata , ditte specializzate , professionisti ecc”.

Su questo , se non altro, l’esperienza del Superbonus ha dimostrato quanto sia difficile tenere il passo di una domanda impazzita .

“Nell’immediato – dice poi l’associazione dei proprietari – l’effetto sarà quello di una perdita di valore della stragrande maggioranza degli immobili italiani e , di conseguenza, un impoverimento generale delle nostre famiglie”.

Ben il 74% degli immobili in Italia è stato realizzato prima dell’entrata in vigore della normativa completa sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica .

In pratica , su 12,2 milioni di edifici , oltre 9 milioni sono particolarmente inquinanti .

Per andare, dunque, nella direzione indicata dall’Europa occorrerebbe una politica industriale di ampio respiro, con un sistema strutturale di incentivi mirati a coinvolgere la più ampia platea possibile. Grazie al Superbonus 110 questo grande processo di riqualificazione era finalmente iniziato e solo da poco erano partiti anche i cantieri dei condomini.

Strada non semplice:

Con l’attuale blocco dei crediti e l’incertezza sui bonus dovuta alle continue modifiche normative sarà difficile centrare non solo gli obiettivi fissati dalla Direttiva , ma qualunque altro progetto di efficientamento energetico che il momento storico  impone . Serve dunque , al più presto , individuare un pacchetto di misure sostenibili , sia dal punto di vista ambientale che economico , e trovare una soluzione efficace alla cessione dei crediti , senza la quale si bloccheranno migliaia di cantieri e falliranno le imprese .

A correre il rischio maggiore sono proprio quelli delle zone più degradate e bisognose di interventi nelle quali è impensabile che le famiglie possano addossarsi i costi di questi interventi . Per migliorare le prestazioni energetiche di milioni di edifici, è necessario porsi obiettivi realistici .

Occorrerebbe , soprattutto , agire attraverso misure incentivanti .

Si è scelta , invece , la strada della coercizione , senza neppure prevedere , in capo agli Stati membri , un’adeguata flessibilità per adattare le nuove norme ai contesti nazionali.

Un’obbligazione a tasso fisso , che non sarà inferiore al 4,3% , di durata quinquennale , con un rendimento sostanzialmente allineato a quello dei Titoli di Stato e senza costi una tantum di ingresso e di uscita né commissioni , sono le caratteristiche principali della nuova emissioni ENI , nessun investimento immobiliare regge a questo confronto .

Intesa Sanpaolo nell’ Ottobre 2022 ha collocato una obbligazione con sccadenza 4 anni al 4,5% e Banca IFIS una emissione con cedole sopra il 6 per cento .

Iccrea Banca ha collocato il suo secondo social bond da 500 milioni di euro , a tasso fisso , di durata 5 anni e rimborsabile anticipatamente dopo 4 anni , è stato emesso alla pari, con una cedola del 6,875% .

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

 

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .

                                     
La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=8oA1Ap0vFYw

LOGO ISFOA
   

I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE

FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo