GRANDE GELATA SUI CANTIERI EDILI IN LOMBARDIA A RISCHIO DEFAULT OLTRE 5MILA PICCOLE IMPRESE E’ UNA CRISI DI LIQUIDITA’ INGESTIBILE  IL DECRETO LEGGE PUBBLICATO GIOVEDI’ NOTTE TRAVOLGE IMPRESE PROFESSIONISTI E FAMIGLIE ACCELERA LA GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

GRANDE GELATA SUI CANTIERI EDILI IN LOMBARDIA A RISCHIO DEFAULT OLTRE 5MILA PICCOLE IMPRESE E’ UNA CRISI DI LIQUIDITA’ INGESTIBILE  IL DECRETO LEGGE PUBBLICATO GIOVEDI’ NOTTE TRAVOLGE IMPRESE PROFESSIONISTI E FAMIGLIE ACCELERA LA GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

 

 

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021  E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA  E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

GRANDE GELATA SUI CANTIERI EDILI IN LOMBARDIA A RISCHIO DEFAULT OLTRE 5MILA PICCOLE IMPRESE E’ UNA CRISI DI LIQUIDITA’ INGESTIBILE  IL DECRETO LEGGE PUBBLICATO GIOVEDI’ NOTTE TRAVOLGE IMPRESE PROFESSIONISTI E FAMIGLIE ACCELERA LA GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

Il doppio divieto – cessione del credito fiscale derivante dal superbonus e acquisto dei crediti a parte degli enti pubblici – è il colpo di grazia a un sistema in difficoltà.

L’incertezza che aleggiava intorno all’incentivo che negli ultimi tre anni ha fatto da volano all’edilizia, aveva già frenato i cantieri.

Ora gli operatori prevedono una totale paralisi e il rischio concreto che molte imprese del settore possano andare in default, anche al Nord, dove pure operano le aziende più solide e strutturate.

A Gennaio 2023, le asseverazioni al Nord erano circa la metà del totale (186.300 su 372.303 in Italia) per 32,1 miliardi di investimenti su 65,2 miliardi.

John Bertazzi, il vicepresidente di ANCE-Assimpredil Milano che si è occupato del superbonus, non usa mezze misure: «Gli effetti del decreto affosseranno imprese, operatori della filiera e famiglie. Non si cambiano le regole in questo modo, in una notte.È stato un blitz nella forma, ma preparato a lungo nella sostanza. Nessuno dei suggerimenti delle imprese durante i colloqui delle ultime settimane è stato accolto. Solo in Lombardia sono a rischio default più di cinquemila piccole imprese che si troveranno in una crisi di liquidità ingestibile».

La situazione, spiega John Bertazzi, è molto preoccupante, soprattutto per i cantieri in stato di avanzamento e i crediti pregressi. L’impresa di Bertazzi, C&I Group di Milano, è parte di Irene, una rete di 35 aziende che in questi anni si è specializzata nei lavori finanziati con il superbonus . John Bertazzi conosce la materia sul campo. Irene ha in pancia nuovi potenziali ordini, ma i committenti erano alla finestra per vedere l’evoluzione della situazione.

Il pregresso a forte rischio

«Il decreto pone il divieto di cessione per il futuro. Ma nella pratica, tutto quello che è in sospeso è morto. Sappiamo, per esperienza vissuta in prima persona, che in una situazione di questo genere nessun dirigente di banca si assumerà il rischio di acquistare un credito, anche per lavori già deliberati. Il timore di essere ritenuti responsabili di avere autorizzato operazioni già su un binario morto fermerà tutto. Anche il pregresso».

C’è poi tutto il fronte dei crediti bloccati.

«Temiamo fortemente», continua Bertazzi, «che diventerà ancor più difficile recuperare quello che è maturato nel 2020, 2021 e 2022. Queste norme rischiano di essere una pietra tombale su tutto il settore privato. Si tornerà a lavorare solo con i subappalti del settore pubblico».

Leonardo Fornaciari, presidente di ANCE Emilia (Bologna, Ferrara e Modena), parla apertamente di «rischio di piaga sociale». Fornaciari guarda agli effetti sulla filiera e sulle famiglie.

«Il blocco del cassetto fiscale pesa sulle imprese nostre associate per circa 250 milioni. Almeno 150 aziende avranno pesanti effetti diretti, rischieranno il default. Non è difficile prevedere che anche le industrie di fornitura delle costruzioni – dalla metallurgia al vetro, dagli infissi alla ceramica, subiranno conseguenze importanti. Inoltre, cosa che nessuno sottolinea mai, saranno i cittadini titolari del credito originario a rispondere in caso di fermo dei cantieri e mancato completamento dei lavori».

Fornaciari, titolare di Tredilbologna, un’impresa specializzata anche in lavori di riqualificazione post-sismica, è un fiume in piena. «Queste norme bloccheranno in maniera indiretta anche le agevolazioni per le ricostruzioni post-terremoto e la riqualificazione, mentre la Ue ci chiede di portare le nostre case in classe D ed E entro il 2033. Avevamo un meccanismo avviato e consolidato e lo buttiamo a mare in una notte. Riformare lo strumento era necessario, ma cancellare tutto così è una follia. È inaccettabile, temo che saremo costretti a farci sentire anche in piazza».

In direzione contraria alla Ue

Una decisione incomprensibile anche per la filiera industriale. «È una misura» dice Marco Nocivelli, presidente di Anima, l’associazione della meccanica varia che raggruppa molte delle imprese della filiera edilizia, tra cui i produttori di caldaie, «che va in direzione contraria alla strategia Ue sull’efficientamento energetico degli edifici: se in meno di dieci anni dobbiamo portare le nostre abitazioni a produrre zero emissioni, superbonus ed ecobonus sono due misure fondamentali per il raggiungimento di tali obiettivi. Condomini e famiglie meno abbienti avranno difficoltà ad accedere ai bonus. Oltre a rappresentare un ostacolo per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica – prosegue Nocivelli – lo stop alla cessione del credito è un danno economico a tutta la filiera edilizia e mette a rischio migliaia di posti di lavoro».

Paola Malabaila, presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta pone l’accento sul divieto per le pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti. «Un divieto assurdo, rappresenta una condanna per decine di migliaia di imprese, migliaia di famiglie che rischiano di trovarsi in condizioni finanziarie difficili e centinaia di migliaia di lavoratori impiegati nel settore, che rischiano di perdere il loro impiego. Solo in Piemonte sono a rischio 2.500 imprese».

A inizio febbraio la regione Piemonte aveva annunciato la decisione di intervenire acquisendo dalle banche o dagli intermediari finanziari crediti di imposta per un importo di circa 50 milioni di euro annui e ripetibili. Iniziative analoghe erano state messe in campo dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Sardegna. Tutto cancellato dal decreto. Anche le migliori intenzioni.

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

 

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .

                                     
La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

LOGO ISFOA
   

I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE

FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo